Diabete e salute orale, esiste una correlazione che pochi conoscono

Non tutti sanno che le persone che soffrono di diabete sono più esposte di altre a problemi dentali, spesso conseguenza anche di gengiviti e parodontiti non perfettamente curate. Tale problematica, nel diabetico, oltre a causare, nei casi più gravi, la totale perdita di alcuni denti, compromette indubbiamente la funzione masticatoria, peggiorando la capacità di alimentarsi in maniera corretta, fondamentale per il controllo glicemico, elemento, in questa malattia, da tenere sempre sotto controllo.

Nel blog del sito di dentista Grimaldi a Bologna è stato riportato un recente studio condotto da FAND, l’Associazione Italiana Diabetici, di concerto con AIOP, l’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica, ha evidenziato uno scarso livello di consapevolezza della connessione fra il diabete e l’impatto che tale malattia comporta sulla salute di denti e gengive, con l’obiettivo di colmare le lacune ed aumentare la prevenzione, tramite la conoscenza delle problematiche, anche con una serie di iniziative educazionali. Fra queste, accompagnata da una brochure informativa, la diffusione di un decalogo di buone abitudini che, si spera, possano contribuire, quanto meno, a rafforzare l’importanza della prevenzione, in considerazione che, attraverso una visita specialistica al cavo orale, un bravo dentista possa anche intercettare segnali di pre-diabete, contribuendo a diagnosticare precocemente la patologia.

Vediamo allora insieme, riassumendole, le regole indicate nei 10 punti del decalogo:

1. La persona ammalata di diabete corre un rischio più alto, rispetto ad altri, per l’insorgere di patologie orali e paradontali, che possono comunque essere curate in maniera efficiente se diagnosticate con una corretta prevenzione.

2. È molto importante che il diabetico controlli sempre le infezioni orali, senza trascurarne i sintomi, poiché i denti compromessi da carie o parodontite devono essere tolti, ed eventualmente sostituiti da impianti, sempre comunque all’interno di un piano di trattamento specialistico che garantisca una buona funzione masticatoria.

3. Laddove il dentista ravveda il caso di terapie odontoiatriche, deve spiegare dettagliatamente al diabetico il trattamento previsto, comprensivo del numero di interventi necessari e qual è il risultato che si dovrà ottenere, ovviamente sapendo il suo grado di controllo della glicemia, con conoscenza dei fattori di rischio.

4. Il paziente che porta una protesi fissa rischia infezioni in maniera ancora più alta, in quanto potrebbe non essere eseguita correttamente o non più adatta alla conformazione della bocca e, dunque, favorire l’accumulo di placca batterica.

5. È importante sapere, tramite il proprio dentista, quali materiali protesici utilizzerà per il paziente diabetico, facendosi consegnare il certificato di conformità e quello di implantare.

6. L’ammalato di diabete, purtroppo, è soggetto anche ad ulteriori disturbi, come la scarsa produzione di saliva. E’ buona norma dunque chiedere allo specialista consigli alimentari o farmacologici, utili per contenere l’acidità in bocca e mantenere le mucose sempre idratate.

7. Il diabetico può sviluppare lesioni delle mucose orali e, per ovviare a questo ulteriore rischio, è importante che le protesi, fisse o removibili, non irritino l’interno della bocca.

8. Anche le infezioni da funghi, nella persona con diabete, sono più probabili e pertanto igiene orale, e quella della protesi, devono sempre essere curate con particolare attenzione.

9. È fondamentale che il dentista controlli sempre in maniera accurata tutto il cavo orale, tenendo conto di particolari ed eventuali variazioni dello stato di salute generale.

10. Se la glicemia è sotto controllo, il diabetico può essere sottoposto senza particolari problemi ad anestesia e a normale inserimento impianto.